Frozen.

No, non è il cartone animato. C’è ben poco da sorridere. La copertina odierna non ha richiesto praticamente nessuna elaborazione grafica. Nello screen shot del telefonino sono le ore 06.32 a Svobodnyj nell’estremo oriente russo e il termometro segna i -25°. L’ amico che mi ha inviato questa immagine è in un campo petrolifero “vicino” a Svobodnyj. La parola vicino a quelle magnitudo di distanze fa quasi sorridere. Quando ho ricevuto il messaggio con la schermata qui era ormai notte. Il ragazzo era uno dei miei più cari collaboratori di quando avevo uno studio di grafica tridimensionale avanzata. Per guadagnarsi il pane, adeguato al suo skill, ha girato mezzo mondo. Realizzammo i primi 5 minuti di cartone interamente 3d e un essere umano donna interamente riggato. Era il 1999. Oggi il renderizzato in real time è ormai equiparabile al post-renderizzato di allora. Il trailer di quel film che non si fece mai andò in onda su Canale 5 durante il TG5 in pieno peak-time. Il servizio giornalistico era di Anna Praderio. Quando feci il giro degli investitori interessati capii subito che non era quello che cercavano. Noi eravamo motivati ed innovativi, promettevamo di costruire una factory italiana 3d. “Loro” volevano una start-up che si presentasse bene e web oriented. In quel momento anche chi produceva preservativi diceva faccio condom-web. In poche parole cercavano una società giovane da quotare velocemente in borsa e poi lasciare il cerino in mano ai poveri sottoscrittori di quei titoli junk.

Tornammo a fare cose più tradizionali. L’esperienza ci fece capire che l’Italia non era un paese per…nessuno. Oggi i “profughi” di quel luminoso momento sono quasi tutti emigrati e non fremono dalla voglia di ritornare. Ma oggi siamo in una nuova gloriosa alba di digitalizzazione della nazione con tecnologie avanzate.

Avanzate a qualcuno.

42 pensieri riguardo “Frozen.

    1. avevo una copia nei miei server in ufficio. Ma da anni sono sotto sequestro da parte dell’autorità giudiziaria anche se non sanno cosa farsene. Richiederò il prossimo anno che mi ridiano i computer sequestrati o in subordine la copia forense dei dati. In alternativa bisognerebbe chiedere a Canale 5.

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  1. …leggo queste cose e mi viene spontaneo raccontarti (credo tu sia uno dei pochi al mondo cui possa minimamente interessare) che conservo ancora – a quanto ne so perfettamente funzionanti – un Amiga 3000 ed un 4000 tower autocostruito tutti e due con acceleratore grafico a 24 bit (!) rigorosamente con doppia uscita VGA, digitalizzatore Genlock e altre mille diavolerie. E la libidine – datata 1993 – di gustarmi un’ animazione in 3D di 7 secondi in loop per la quale ci erano voluti tipo due giorni e due notti di rendering (CPU MC68040 e 12, dico 12 Mega di RAM complessivi) è una cosa che in ambito informatico non ho ad oggi mai più provato.

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    1. La parola CPU con annessa RAM mi manda in visibilio. I CPU Motorola….e 12 di RAM…una bestia! Compravamo un nuovo tower ogni 6 mesi e quelli più vecchi andavano a rinforzare la render farm in rete…Scusa ho le guance che si rigano di lacrime.

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      1. Lasciamo stare… per rendermi conto di quanto mi sono fatto “vecchio” mi basta pensare che il mio primo computer disponeva di 1Kb (proprio 1024 byte) di RAM ed oggi il mio telefono ne ha 8 Gb e manco gli bastano, a quanto pare.
        E mi sa che quando voi compravate tower io ero fra quelli che li vendevano… In teoria ancora lo farei, ma sono più le volte che dico al cliente “vattelo a comprare da UniEuro”. Nei ’90 ci abbiamo mangiato alla grande, ma ormai è un bel po’ che non è più aria. Si. Mi sono fatto vecchio.

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