1999.

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Come fa una nazione che uccide sistematicamente i giovani con forza e idee nuove a sopravvivere? La parola giusta è sopravvivere; nulla di più. L’Italia da anni vive un lento (ma in accelerazione) declino che la porterà a spegnersi come la fiamma di una candela. Ultimi decenni di rantolo e tanti saluti. Adesso si potrebbe disquisire sino alla noia sulle nuove leve, il governo, la guerra, la crisi economica, il cambiamento climatico e gli scudetti della Juventus. Ma sappiamo che non servirebbe a nulla; se a un ragazzo diciamo “Le piace Brahms?”. Forse egli potrebbe credere che si tratti di un trapper mitteleuropeo o l’ultima mezz’ala dell’Atalanta. Quindi niente illusioni.


Nel 1999 con un manipolo di ragazzi ci mettemmo in testa di fare il primo film 3D italiano. Volevo farlo, non per lucro, ma poter dire siamo stati i primi. Il pre-renderizzato era molto qualitativo per i tempi rispetto al rendering in real-time; aggiungerei costoso e impegnativo. Comprai computer, software, lupini e ci buttammo nell’avventura. Dopo non molto mi venne all’orecchio che la rivista Panorama stava preparando un pezzo sull’animazione 3D. Contattai la giornalista Manuela Grassi e quella mi disse: -sto per chiudere il pezzo…ma la intervisto telefonicamente. Così fu che nel n°49 del 9 Dicembre 1999 fummo citati come gli innovatori italiani del momento. L’articolo finì nelle mani Anna Praderio giornalista del TG5. Mi marcò a uomo finché non le consegnai i primi secondi realizzati…fece un servizio in peak-time sul TG5 delle 13.00. Mi dissi…è fatta! Ma il destino crudele era lì che sogghignava. Arrivò il crollo della new-economy e soldi per gli innovatori non ce ne erano più. Se li erano mangiati tutti in progetti discutibili che servivano solo a spennare ignari aspiranti azionisti.* Chiudemmo i battenti e mi dedicai a mietere soldi con la old-economy. Oggi è solo un ricordo ma quasi tutti i ragazzi che parteciparono a quell’impresa oggi fanno tutt’altro o sono emigrati.**Questa si chiama perdita di competenze.
Twin Nature era il titolo e doppia natura fu il senso del quarto d’ora di celebrità di Warholiana memoria.

*Indimenticabili le quotazioni in borsa valori di aziende dai bilanci inesistenti e con la desinenza XXXXX-Web. Un massacro per i piccoli azionisti.

**I ragazzi coinvolti o hanno cambiato radicalmente mestiere o sono andati ad arricchire con il loro talento altri paesi.

Un ringraziamento ad Alessandro Trettenero della Darkside di Vicenza che ci diede generosamente il modello di donna completamente “riggato” da loro sviluppato.

Indimenticabile il fascino della giornalista Didì Leoni.

76 pensieri riguardo “1999.”

  5. Il nostro è un paese che va in estinzione, lo dice la curva demografica in picchiata. Lo dice anche la classe politica, imprenditoriale e dirigenziale che esprime.
    Complimenti per il trailer, mi ha ricordato Avatar di Cameron: evidentemente eravate un po’ più avanti di lui.

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  9. Suvvia..
    I giovani d’oggi servono eccome al governaccio… servono da pungiball per quelle gradevoli faccette.. sì insomma.. li ho visti godere con i manganelli oggi che nemmeno nelle camere da letto con le mogli, amanti, le prostitute che so..
    Uno schifo.

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    1. Mi mancava un tuo commento. Come sai ti seguo sempre anche se non posso più sproloquiare con le mie cavolate…Ti so attenta e sensibile come pochi altri autori…e ti mando un caloroso abbraccio dal Brasile.

      Zipabrazo

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    2. Scusa l’addendum ma ci tenevo a farti sapere che la notizia dei ragazzi manganellati l’ho vista con un certo ritardo. Non posso che unirmi alle parole di Mattarella e aggiungere lo sdegno che come democratico provo di fronte a casi ignominiosi come questi. Un bel contrassegno alfanumerico sulle divise sarebbe passo necessario per un paese che dice di essere avanzato.

      Zipgiùlemanidairagazzi

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      1. Si sveglia mattarella, secondo te? E noi qui? Senti nel caso ci sta un posticino in Brasile? E no.. non chiedo per un’amica 😁 cia Zip.. brutti tempi.. brutte cose… brutto colore all’orizzonte.

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      3. Per carità.. tutto il mondo è paese ma è brutto sentirsi estranei in quello che dovrebbe essere il proprio luogo, quantomeno per l’origine. E’ troppo complesso in un commento, il discorso. Comunque 😁 se mi fai il prezzo buono facciamo cambio 😁

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    2. persino i filippini venivano in banca a comprare Tiscali. io allora misi nel mio pacchetto di azioni una società di cui non ricordo il nome e che quando fallì i giornalisti scoprirono che i proprietari la amministravano senza avere più nemmeno un’azione, se le erano vendute tutte. Mi ci vollero un paio d’anni per recuperare il danno causatomi

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  19. Azzo, fratè!

    Se fino ad oggi ti stimavo, ora sono vicino a lovvarti.

    E (fra le altre cose) te lo dico in qualità di componente della “crew” (anche se allora non si diceva così) italo-tedesco-olandese che si occupò di realizzare e diffondere la versione diciamo “gratuitizzata” di Imagine3D della Impulse. Tanto ormai è tutto prescritto, citiamo anche la BBS “DPS-Link” di Roma, che contribuì a rendere disponibile tanta bella roba. Come tutti i bravi spacciatori, provavo senza abusare tutto quello che offrivo (in collaborazione con i “complici”): confesso che le uniche cose che mi “agganciarono” senza via d’ uscita furono proprio il suddetto software di modellazione 3D e Scala Multimedia (credo ci siano ancora delle mie “demo” in giro).

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      1. Comprammo di tutto e di più…con la politica scarico la versione full pirata (no trial mutilata) se il software era interessante/valido si acquistava. Se era un “pacco” lo si cancellava dal computer.

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  20. o porca vacca…
    zipfuturista ma mica lo sapevo?
    e che palle buttare al cesso tanta genialità e creatività…
    ma che cesso di paese viviamo?
    ed io che non so fare un kaiser!
    poi la protagonista ermafrodita come gli esseri perfetti di Platone, che goduria!!!!!
    mi devo pregiare di “conoscerti!”

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  21. Eravate e siete bravissimi. Avete condiviso con altri una sorte triste, che conosco anch’io, anche se molto più vecchia… mi chiedo quanto scelte politiche generali abbiano influito su questo tipo di destini.
    Quanto a Brahms, sarebbe già tanto incontrare un ragazzo che conosca Springsteen

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  23. eccolo lì finalmente il progetto! 😀
    è molto bello, complimenti e bella l’aria che si respirava in quegli anni, il mondo del possibile era a portata di mano: studi, creatività, soldi, strutture, intraprendenza, capacità di lavorare insieme, la ricetta è ancora lì. 😉

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