L’invasione degli ultracorpi. Ottimo titolo italiano per l’indimenticabile film di Don Siegel. Un film b/w che riesce a tenere sulla corda ancora oggi gli spettatori. Sottili metafore, maccartismo imperante, conformismo, diversità imbavagliata… Oggi prendiamo a prestito il titolo del film e l’opera iperrealista di Duane Hanson per parlare di terza età. Orde di anziani invadevano le città turistiche con viaggi low-cost e combattevano feroci battaglie al buffett delle navi da crociera che li menava da un porto all’altro. Autentici ultracorpi senili. Loro, insieme ai battaglioni di turisti cheap-value ingolfavano botteghe, ristorantini, centri storici airbnbzzati.
Poi il deserto. Arriva una strana malattia che distrugge tutto questo “movimento” e colpisce anziani e con cinica (ma ancora oggi sconosciuta) selezione. Ma questa stramba malattia colpisce soprattutto l’economia. Nel giro di pochi mesi di paralisi delle attività mette a nudo la fragilità di un sistema economico truffaldino. Crociere out, viaggi ko, turismo niet. Certo c’era un problema precedente…tutti questi vecchietti vivevano troppo e i conti delle casse previdenziali stavano per andare in tilt. Beh, il covid ne ha fatti fuori un po. Buono, no? Forse no. A parte le considerazione etiche, questi anziani ancora vivaci consumavano. Che pasticcio inestricabile. Siamo al famoso conundrum.
Arridatece i vecchietti.
